Gli attacchi di panico sono classificati fra i disturbi d’ansia. Ciò che li caratterizza è il protrarsi di episodi di ansia acuti , concatenati, che possono perdurare da pochi minuti ad un’ora e che si manifestano con un’improvvisa ed intensa paura, in assenza di un reale pericolo, accompagnata da sintomi somatici e cognitivi. Essi sono dunque il risultato di interpretazioni “catastrofiche” di eventi fisici e mentali che vengono erroneamente considerati come segni di un imminente disastro.

Nella mia esperienza clinica, le persone che hanno provato gli attacchi di panico, li descrive come un’esperienza terribile: il primo attacco di panico è generalmente inaspettato, cioè si manifesta “a ciel sereno”, per cui il soggetto si spaventa enormemente e, spesso, ricorre al pronto soccorso. Poi possono diventare più prevedibili. E’ ovvio quindi che la paura di un nuovo attacco diventa immediatamente forte e dominante.

L’evitamento di tutte le situazioni potenzialmente ansiogene diviene la modalità prevalente ed il paziente diviene schiavo del panico: le ripercussioni fisiche ed emotive, causate dagli attacchi di panico, spesso portano il soggetto a dover modificare le proprie abitudini di vita e le frequentazioni di luoghi e persone, attivando un meccanismo dal quale risulta difficile uscire senza l’aiuto di uno specialista.

Le cause degli attacchi di panico possono essere molteplici. Nella mia esperienza clinica, ho appreso come molti di questi sono accomunati dal bisogno di controllo delle proprie emozioni e dalla difficoltà di accettare il cambiamento. Tuttavia, non credo sia opportuno catalogare il problema seguendo schemi preconfezionati, perché non c’è un motivo uguale per tutti alla base dei vari problemi, soprattutto per gli attacchi di panico. Ognuno ha una propria storia personale, unica, singolare ed irripetibile all’interno della quale è possibile rintracciare l’origine del disturbo.

La Psicoterapia Psicoanalitica consente di affrontare il disturbo da attacchi di panico andando alla base del problema, non limitandosi alla sola riduzione della sintomatologia, ma favorendo un cambiamento profondo che consenta di raggiungere risultati soddisfacenti e duraturi nel tempo. Essa consente un recupero del proprio "controllo”, favorisce una risignificazione ed un'elaborazione dell'esperienza soggettiva, e consente infine di ritornare alla propria vita. Insieme al terapeuta, ci si concentra sull’ origine degli attacchi di panico e successivamente sull’apprendimento di nuove modalità di pensiero e di comportamento più funzionali alla cura degli stessi. Ciò nell’intento di spezzare i circoli viziosi del disturbo.

Il mio modo di lavorare, centrato sulla Psicoanalisi della Relazione mi permette di mettermi in gioco, affinché il soggetto possa sentirsi a suo agio nel fornire le informazioni necessarie a comprendere il proprio vissuto, il tutto in un ambiente accogliente, tranquillo e protetto. Sarà quindi necessario immergersi nella propria storia, per trovare ciò che sta muovendo la propria vita in una direzione che attualmente non risulta essere più funzionale e probabilmente va modificata. L’ansia è una sensazione che accomuna tutti, dobbiamo solo imparare a riconoscerla, tollerarla, gestirla, ma soprattutto a sfruttarla positivamente.